Dopo l’introduzione del decreto Balduzzi, che impone la presenza di un defibrillatore semiautomatico in ambito sportivo, la presenza sul mercato di questi dispositivi salva vita è aumentata in modo esponenziale.Oggi in commercio esistono svariati defibrillatori, con svariate fasce di prezzo e svariate caratteristiche.
Keep calm e facciamo chiarezza!
Tutti i defibrillatori semiautomatici esterni hanno le stesse principali funzioni: capacità di analizzare il ritmo cardiaco, determinare se l’eventuale aritmia sia da defibrillare o meno, la presenza di comandi vocali e visivi per guidare il soccorritore durante le manovre di rianimazione.
Per stabilire se il costo del defibrillatore sia appropriato, bisogna tener conto del prezzo d’acquisto facendo riferimento alla qualità del prodotto. Acquistare un defibrillatore sostenendo una spesa di 500 € pensando di risparmiare, soprattutto nei negozi online, molte volte significa trovarsi con un alto costo di gestione da sostenere. È meglio investire subito all’acquisto che spendere il doppio nella manutenzione e sostituzione delle parti consumabili.
Ma i costi legati al defibrillatore non sono finiti. Negli anni successivi all’acquisto, bisogna garantire che il defibrillatore sia sempre funzionante e pronto all’emergenza quindi sarebbe ottimale, ma non obbligatorio, assicurarsi un servizio di assistenza tecnica straordinaria. I costi di gestione però non sono ancora finiti, perché a distanza circa di due anni dall’acquisto del defibrillatore bisogna sostituire gli eventuali elettrodi utilizzati o scaduti, una eventuale batteria scarica o scaduta, gli aggiornamenti del software del dispositivo in riferimento alle linee guida AHA/ERC (ultimo aggiornamento fine 2015).
Per questo prima di acquistare un dispositivo come il defibrillatore semiautomatico, bisogna avvalersi di una buona consulenza specializzata ed avere le idee chiare a quale tipo di dispositivo scegliere e non solo perché imposto dal legislatore italiano.
